Cercado di ragionare sui fatti della politica, ci sono molte riflessioni da fare.
Ci limitiamo alle tre che mi stanno più a cuore.
La 1^: Praticamente in tutte le dichiarazioni e i commenti degli esponenti PD traspare una volontà di sminuire tutto, quasi a banalizzare il grave significato politico dell’agire del Pdl. Per fare un solo esempio, le reazioni gravissime di Berlusconi e dei suoi uomini e donne, sono ridotte al rango di “un voler tirare troppo la giacca a Napolitano.
La 2^: Per quanto riguarda tutta l’agitazione messa in piedi dal Pdl sulla faccenda della “grazia” a Berlusconi, viene messo l’accento sulle procedure e non si mette luce sui significati politici gravi di tutta questa campagna.
Non è grave che Berlusconi si difenda e continui a protestare di essere innocente (questa è normale reazione di ogni condannato). Gravi sono gli obbiettivi di sovvertimento dei perincipi e delle regole che sono alla base del sistema democratico. Obbiettivi che Berlusconi ha perseguito lucidamente, con determinazione e potenza di mezzi.
Per gli stessi obbiettivi utilizzano politicamente la sentenza di condanna. Ma l’avrebbero fatto comunque, e con maggior forza se la sentenza fosse stata più favorevole per Berlusconi.
Grave è come mai non si è stati capaci di far comprendere ai cittadini la pericolosità per la libertà di tutti, degli obbiettivi di Berlusconi e della destra che lui ha raccolto.
E ora siamo all’assurdo, tant’è che il Pdl può chiamare alla protesta, contro una sentenza della corte di cassazione, in nome della libertà e della democrazia calpestata e da riprisitinare cambiando la costituzione e le leggi che regolano l’autonomia e l’indipendenza della azione giudiziaria.
Su questo devono riflettere PD, sinistra e chiunque abbia a cuore la libertà e la democrazia in Italia.
Ora qualcuno chiede a Enrico Letta di convincere i ministri di Berlusconi a comportamenti rispettosi delle leggi e della costituzione.
Non ci siamo: è tutta la delegazione dei ministri del partito democratico, anzi è tutto il PD che deve lottare per battere le basi culturali e politiche contrarie ai principi della democrazia sulle quali è potuto crescere quello che è chiamato berlusconismo.
La 3^. Per finire , questo è un piccolo giornalino on line ma chi lo scrive ha pari dignità con gli editorialisti e gli opinionisti ospitati sui grandi quotidiani nazionali. Da questa parità ci permettiamo di osservere una cosa curiosa, e cioè che questi signori, tipo Ernesto Galli Della Loggia, adesso parlano di venti anni di dissipazione, ma hanno sempre auspicato e apprezzato tutto ciò che non favorisse la sinistra e adesso cercano di far passare come vera la frottola che la colpa se l’Italia è nei guai, è di tutti. Ma, signori, la colpa è vostra che non avete aiutato gli italiani (e continuate) a comprendere e a giudicare i fatti della politica.
Oggi, non c’è un vuoto di prospettiva ma c’è la necessità di soluzioni capaci di avviare per nuove strade lo sviluppo dell’Italia.
Questo non lo si può fare con le idee del centro destra.
Questo è un compito che tocca alle idee e alleforze della sinistra.
Renzo Baricelli