17-05-2015: nona giornata contro l’omofobia

foto dal sito de la Repubblica
Omofobia, Mattarella: “E’ disumanità”. Obama: “Tutti devono poter vivere senza paura”

ROMA – “Le discriminazioni, le violenze morali e fisiche, non sono solo una grave ferita ai singoli, ma offendono la libertà di tutti, insidiano la coesione sociale, limitano la crescita civile. Dobbiamo promuovere il rispetto delle differenze laddove invece la diversità scatena reazioni intolleranti. E dobbiamo parlarne con i giovani, perché purtroppo continuano a registrarsi atti di bullismo contro ragazze e ragazzi, che talvolta spingono alla disperazione”. Ill presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, così scrive in occasione della Giornata nazionale contro l’omofobia e la transofobia. “Si tratta di espressioni di disumanità insopportabili  che vanno contrastate con un’azione educativa ispirata alla bellezza di una società aperta, solidale e ricca di valori”.

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Dagli Stati Uniti anche Barack Obama ha partecipato alla giornata con un messaggio: “I diritti di lesbiche, gay, bisessuali e transgender (LGBT) sono diritti umani. Tutti devono poter vivere senza paura, violenza, discriminazione, indipendentemente da chi sono e da chi amano”, affermano con una nota il presidente americano e la first lady Michelle Obama. “Orgoglioso” dei passi che gli Usa hanno compiuto per rendere una priorità i diritti LGBT nel mondo, ha continuato, “questa battaglia non sarà vinta in un giorno. Ma continueremo a lavorare in questa direzione negli Usa e all’estero”.

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La battaglia contro la discriminazione. Continuare a battersi contro la discriminazione è anche il pensiero del presidente italiano. “In occasione della nona Giornata internazionale contro l’omofobia e la transfobia, istituita per iniziativa del Parlamento Europeo nel 2007, desidero incoraggiare quanti in questi anni si sono battuti e continuano a battersi contro ogni forma di discriminazione basata sull’orientamento sessuale delle persone” afferma Mattarella. “Il principio di uguaglianza, sancito dalla nostra Costituzione e affermato nella Carta dei Diritti fondamentali dell’Unione europea, non è soltanto un asse portante del nostro ordinamento e della nostra civiltà. Esso costituisce un impegno incessante per le istituzioni e per ciascuno di noi. Rimuovere gli ostacoli che impediscono il pieno sviluppo della personalità umana è una responsabilità primaria, dalla quale discende la qualità del vivere civile e della stessa democrazia”, continua il presidente.