17-01-1920: il jazz progressista di George Handy

george handy

mio commento: credo sia interessante un po’ di cultura musicale per tutti….me compreso ovviamente! Mario Piromallo

17 gennaio 1920 – Il jazz progressista di George Handy

Il 17 gennaio 1920 nasce a Brooklyn, New York, George Joseph Hendleman, destinato a lasciare un segno importante nella storia del jazz con il nome di George Handy. Pianista e arrangiatore legherà il suo nome al progetto di “jazz progressista” dell’orchestra di Boyd Reaburn. I primi rudimenti del “mestiere” li impara ancora bambino da sua madre pianista. Successivamente studia allo Juilliard Institute e alla New York University prendendo anche lezioni private da Aaron Copland, uno sperimentatore di fusioni tra folklore e jazz le cui idee influenzeranno non poco Handy che già nel 1938 suona con Michael Loring. Dopo il servizio militare, nel 1941 scrive composizioni e arrangiamenti per Raymond Scott, un pianista-arrangiatore di Brooklyn, dimostrando un buon talento. Verso la fine del 1943 entra nell’orchestra di Boyd Reaburn. Proprio con questa band si nell’esperienza del progressive-jazz avvicinando le istanze di rinnovamento del jazz alla musica colta europea contemporanea, soprattutto a quella di influenza stravinskiana, e al be bop. L’esperimento viene chiamato “advance jazz” o “progressive jazz” e i brani più significativi come Tone poem in four movements, March of the boys e Sitterburg suite composti e arrangiati da lui. Sempre in quegli anni si avvicina anche al be bop partecipando, tra l’altro, a una seduta di incisione organizzata da Ross Russell. Successivamente lavora come arrangiatore e compositore negli studios della Paramount a Los Angeles. Tra gli arrangiamenti di quel periodo sono da ricordare There’s no you e Tonsillectomy. Lavora poi a New York suonando occasionalmente il piano con il batterista Buddy Rich e con il pianista Freddy Slack e scrivendo composizioni per pianoforte e balletti. Muore l’8 gennaio 1997.

fonte: Rock e Martello
http://www.rockemartello.com/2014/01/17-gennaio-1920-il-jazz-progressista-di.html